Il 6 agosto del 1991 un informatico inglese di nome Tim Berners-Lee pubblicava il primo sito web della storia sancendo, di fatto, la nascita di qualcosa che avrebbe influito in modo radicale sulle vite e le abitudini di tutti, il World Wide Web.
Da quel giorno ormai storico internet ha cambiato più volte pelle e continua a farlo tuttora, anche se non è sempre facile interpretarne segnali e tendenze.
Ma procediamo per gradi e vediamo quelle che comunemente vengono considerate le tre principali fasi evolutive del World Wide Web fino ad oggi.
Negli anni ’90, in pieno web 1.0, l’attività dell’utente è limitata alla semplice navigazione; il flusso comunicativo in rete è quindi di tipo unidirezionale e si muove dal centro verso la periferia, dal sito web all’utente.
A partire dalla prima metà degli anni ‘10 le cose iniziano a cambiare, è in quest’epoca infatti che nascono una serie di applicazioni online che permettono un alto livello d’interazione tra il sito web e l’utente; sono questi gli anni dei primi social network, blog, tag e podcast. Nella decade successiva, anche grazie alla diffusione massiva degli smartphone, il web si trasforma in qualcosa di partecipato e condiviso e il flusso comunicativo, sito web – utente, si fa bidirezionale.
Ed eccoci ad oggi. La rete è nel pieno dell’ennesima metamorfosi, il cosiddetto web 3.0, le cui caratteristiche principali sono la trasformazione di internet in un database (cloud computing) e l’uso di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, la realtà virtuale, il web semantico e la blockchain.
Sarà proprio l’implementazione di quest’ultima, la blockchain, e il successo di reti decentralizzate come Ethereum, a rappresentare, almeno stando all’opinione di diversi esperti in tecnologia, una tra le novità più rilevanti del futuro prossimo.
Con la decentralizzazione, infatti, gli utenti potranno scegliere di far partecipare il proprio computer o dispositivo digitale al funzionamento di internet. Il lavoro computazionale verrà quindi distribuito tra tutti i computer, ognuno dei quali fungerà da nodo della rete, invece che essere centralizzato solo su alcuni server noti, come avviene nell’internet attuale. Insomma il web 3.0 si profila sempre più come un ecosistema di applicazioni decentralizzate che porteranno un cambiamento epocale nel modo in cui utenti e rete interagiranno e collaboreranno tra loro.