Digital art per device vs installazioni multimediali
Prima di addentrarci in questa guida vorrei fare una doverosa precisazione. Nel testo che segue gli argomenti trattati prenderanno in considerazione solo quelle forme di digital art fruibili direttamente tramite lo schermo di un pc, di uno smartphone, di un notebook, di un tablet o di un visore, in altre parole tutti quei progetti visionabili per mezzo di una semplice device.
Verranno ignorati, viceversa, quei lavori, spesso classificati anch’essi come digital art, che però necessitano di uno spazio fisico per poter essere presentati (installazioni interattive e multimediali, sculture e modelli 3D, installazioni di robotic art, bio art ecc…).
Digital art, new media art, net art… etichette, etichette e ancora etichette!
Il panorama delle arti digitali, ovvero di tutte quelle forme d’arte create con mezzi tecnologici, è un universo estremamente complesso dove è particolarmente difficile individuare delle precise categorie formali. Spesso infatti ci si ci si imbatte in un gran numero di definizioni, a volte coincidenti nel contenuto ma divergenti nel nome, altre volte molto distanti tra loro sia per terminologia che per sostanza.
Digital art, new media art, net art sono solo alcune tra le etichette di arte digitale più diffuse, a queste infatti se ne potrebbero aggiungere molte altre come ad esempio electronic art, virtual art, digital community, interactive art, game art, web art, multimedia art, computer art, telematic art, internet art ecc..
Focalizzare l’attenzione su questa nube ibrida e multidisciplinare delle tecno-arti deve quindi accompagnarsi ad una necessaria schematizzazione volta a semplificare il fenomeno nel suo complesso.